Procedura integrazione ex Banche Venete

Comunicato FABI a margine degli incontri del 18 e 19 ottobre

Inserito il 2017-10-20 00:00:00

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PROCEDURA INTEGRAZIONE EX VENETE – FOCUS SULLA PROPOSTA AZIENDALE PER LA DEFINIZIONE DEI TRATTAMENTI ECONOMICI E NORMATIVI

 

Dopo due giorni di incontri, abbiamo preso atto della impercorribilità delle proposte aziendali, sia per il taglio dei trattamenti retributivi, sia per la non chiarezza del quadro normativo.

L'Azienda, dopo aver ribadito che in caso di mancato accordo applicherà esclusivamente il Contratto Nazionale, sia per la parte economica che per quella normativa, ha prospettato le proprie posizioni. In sintesi:

Adeguamento della RAL media ex Venete a quella applicata in ISP, mediamente più bassa.

 Il riequilibrio del costo del lavoro sarebbe quindi effettuato con interventi diversificati per fasce di inquadramento, all’interno, con riduzione del differenziale retributivo eccedente TABELLE CCNL-scatti anzianità-ex ristrutturazione tabellare. Sarebbero interessati l’80% dei dipendenti.

- Dal 2018 armonizzazione dei seguenti trattamenti: indennità di rischio, buono pasto, trattamenti di missione.

- Mobilità: distribuzione di attività sul territorio e incremento delle filiali On Line (anche con apertura di nuovi poli) per contenere la mobilità. Al momento non sono previste allocazioni di attività ISGS presso ex DG. Trasferimenti con mantenimento mansioni se con consenso del dipendente: applicazione parziale del CCNL (alloggio ed erogazione una tantum) mentre applicazione piena del CCNL per trasferimento disposto da azienda.

- Mobilità professionale in alternativa a quella territoriale, da definire.

- Orari di lavoro: riconoscimento dei trattamenti di Intesa Sanpaolo quali ad esempio lavoro, ferie, ex festività, permessi, turni, part time tranne – al momento - il lavoro flessibile

- Buono pasto valore a euro 5,16 con differenza versata quale contributo al Fondo Sanitario Gruppo

- In materia di prestazioni sanitarie l’ipotesi della Banca prevede mantenimento fino al 2018 delle coperture esistenti e dal 2019 per 3 anni applicazione delle condizioni pressoché analoghe a quelle del Fondo Gruppo attraverso una polizza ad hoc.

- Previdenza integrativa: contributo aziendale massimo 3,5% (come ISP) per chi ora beneficia di maggior contributo, invariati i contributi inferiori. Destinazione del contributo datore lavoro a Fondo integrativo ISP con superamento dei vecchi Fondi. Riconoscimento del contributo azienda solo dietro iscrizione a fondo ISP.

- I finanziamenti e i mutui in essere rimangono con vecchie regole. Nuove concessioni su aperture di credito, c/c e deposito titoli a condizioni ISP dopo la migrazione

- Per ruoli e figure professionali applicazione di quelle vigenti in ISP con determinazione complessità dei PTF sulla media dei primi 3 mesi post migrazione (gennaio-marzo 2018).

Nel dichiarare all'Azienda l’impercorribilità delle proposte avanzate, abbiamo anche richiesto ulteriori approfondimenti, in particolare su mobilità e comparazione dei trattamenti economici e retributivi.

Gli incontri riprenderanno la settimana prossima, con il coinvolgimento delle Segreterie Nazionali.

Auspichiamo   di trovare soluzioni per raggiungere un accordo che dia certezze e garanzie a tutte le Colleghe e i Colleghi delle ex Banche Venete.

 

Torino/Milano, 20 ottobre 2017

LA SEGRETERIA FABI GRUPPO INTESA SANPAOLO