«I lavoratori bancari sono ancora costretti dai vertici delle banche a vendere prodotti finanziari a rischio dove il guadagno delle banche, in termini di commissioni, è alto e il rendimento e la qualità del prodotto molto dubbio . L’accordo in ABI del febbraio 2017 fra sindacati e banche non è stato ancora recepito dagli istituti di credito che, dopo un periodo di relativa tranquillità, stanno tornando a essere aggressivi e talvolta spregiudicati come se niente fosse accaduto. I lavoratori vengono stressati e obbligati a vendere prodotti perché le banche guardano esclusivamente all’utile di esercizio di breve termine. È venuto il momento, quindi, di mettere la parola fine alle indebite pressioni commerciali». È quanto ha denunciato ieri, il Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, nel corso della trasmissione SkyTg24 Economia dedicata all’educazione finanziaria.
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