Clima torrido in Banca di Credito Sardo

PRESSIONE INSOSTENIBILE !!!!

Inserito il 2014-07-02 00:00:00

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PRESSIONE INSOSTENIBILE!

Il clima in Banca di Credito Sardo è torrido e non solo per la stagione estiva…

Questa è la risultanza della riunione regionale di tutti i quadri sindacali di BCS tenutasi ad Oristano il 18 giugno.

In particolare i problemi emersi come più impellenti sono:

•       Pressioni commerciali e Clima aziendale.

•       Organici, specie in alcune aree territoriali e figure professionali (es. assistenti alla clientela).

•       Banca estesa in relazione alla copertura delle fasce orarie, orario di lavoro dei quadri direttivi e scarso preavviso nella pianificazione dei turni.

•       Utilizzo distorto di strumenti per il controllo a distanza.

•       Estensione di fatto del concetto di reperibilità senza che venga retribuita.

Oggi parleremo di pressioni sui lavoratori, nelle prossime settimane svilupperemo gli altri temi emersi dalla riunione.

Un clima aziendale rovente!

Da molti mesi stiamo denunciando una situazione di grave disagio dei lavoratori per effetto di obbiettivi , spesso individuali, sempre più ambiziosi e pressanti che mettono in difficoltà tutti, dalle figure professionali della Rete a quelle della DG o della direzione d’Area.

Questo disagio sfocia sempre più spesso in un senso di inadeguatezza che si insinua tra i colleghi, frutto di report e classifiche oltre che di colloqui individuali “di sostegno” ai colleghi che si discostano dagli obbiettivi.

A queste situazioni si somma poi un utilizzo forsennato degli strumenti di controllo, non solo a distanza, come la piattaforma ABC, il lync, gli SMS, le email e le riunioni, tutto ciò spesso fuori orario, così i problemi del lavoro ci raggiungono a casa!

In questo contesto il lavoratore si sente spesso schiacciato dalle molteplici richieste, a volte in conflitto tra loro, alle quali è soggetto e che non riesce a soddisfare nei tempi e modi che l’azienda esige.

Come si può fare tutto ciò ad esempio nelle filiali con orario esteso ottemperando in contemporanea alla gestione della clientela che si presenta spontaneamente?

Capitolo a parte è quello dei quadri direttivi, colleghi a cui ormai viene richiesto di osservare orari di lavoro pesantissimi ed ai quali si richiede di avere il cellulare aziendale sempre acceso. Rammentiamo che la reperibilità nel nostro CCNL è prevista per altre figure professionali e si paga!

Il disagio diffuso, lo stress da lavoro correlato ed il senso di inadeguatezza inducono i colleghi a ritmi di lavoro insostenibili.

Purtroppo dobbiamo rilevare sempre più spesso l’insorgere di malattie legate all’attività professionale, troppi sono stati i casi di colleghi che ultimamente stanno ricorrendo a sostegno, non solo farmacologico. Per non parlare dei casi recenti di gravi patologie verificatesi in azienda.

Non vogliamo contare i superstiti!

Rammentiamo a tutti che da tempo, ed anche nell’ultimo incontro trimestrale, su questi temi avevamo fatto delle proposte di confronto e dialogo all’Azienda, ebbene sono passati due mesi e, nonostante una annunciata e non attuata disponibilità, non abbiamo avuto alcun riscontro alle nostre aperture.

Per queste ragioni intendiamo avviare una fase vertenziale.

Lo faremo con iniziative di carattere sindacale, intendiamo infatti  rivolgerci alle competenti autorità sia in materia di controlli a distanza che sulle pressioni commerciali.

Intendiamo anche sensibilizzare la clientela e l’opinione pubblica sul tema degli obbiettivi commerciali, specie in un momento di crisi e di contrazione del credito. Vogliamo proporre prodotti anche nell’interesse del cliente! Vogliamo fare credito alle imprese ed alle famiglie!

Temiamo che le  prossime ristrutturazioni e riorganizzazioni ci penalizzino ancora una volta con perdite di professionalità a favore di altre aree, per questo vogliamo che le lavorazioni specialistiche stavolta rimangano in Sardegna e possibilmente vengano implementate con lavoro “importato”. Coinvolgeremo anche le istituzioni affinchè la Sardegna sia un polo di alta specializzazione.

La conseguenza di queste azioni sarà la mobilitazione di tutti i lavoratori del gruppo Intesa Sanpaolo della Sardegna.

Infatti non ci dimentichiamo dei lavoratori di ISGS, in particolare dei colleghi della Contact Unit, che lamentano problemi mai risolti legati alle condizioni di lavoro ed alla impossibilità di rientro in Rete o Area. La nostra è una lotta sulla qualità del lavoro e della vita da condurre assieme.

Cagliari, 30 giugno 2014

RSA  FABI - DIRCREDITO - FIBA CISL - FISAC CGIL - UGL - UILCA