AREA SIRACUSA E RAGUSA

LETTERA APERTA AI DIRETTORI

Inserito il 2018-09-25 00:00:00

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Le ragioni di questa lettera circolare risiedono tutte nella nostra preoccupazione per il clima complessivo delle filiali del nostro territorio.

Constatiamo come alle criticità “storiche”: organici inadeguati, formazione carente, vendita di prodotti realizzata in modalità “HIC ET NUNC”, senza alcun freno inibitorio etico o anche semplicemente professionale, si siano aggiunte altre usanze “barbariche”: Videochat ossessive spesso imposte in piena pausa pranzo, CQ Time (assillo sistematico dei gestori e controllo invasivo delle loro agende), ma soprattutto un’inedita pretesa di derubricare il vostro ruolo di direttori a una sorta di supplenza impropria per qualsiasi carenza operativa o organizzativa.

Sappiamo bene e non manchiamo di apprezzare come la maggior parte di voi si barcamena tra mille difficoltà per umanizzare tali pretese e per attutirne, fin dove possibile, le ricadute sui lavoratori. Tale andazzo però ha raggiunto una misura di insostenibilità che ci ha indotto ad una severa riflessione sullo stato dell’arte dei rapporti umani in Intesa Sanpaolo, sullo stato di salute psicofisica dei lavoratori, sulla proiezione esterna di Intesa Sanpaolo e sulla eticità delle sue politiche di vendita e su prodotti di “tutela” utilizzati quasi come elemento ricattatorio nei confronti della clientela: oggi, un cliente che all’uscita da una filiale avesse ancora in tasca gli stessi soldi che aveva all’entrata potrebbe ritenersi fortunato.

Non manchiamo certo di rilevare come anche sul terreno del rapporto col Sindacato si sia adottata una prassi di sostanziale indifferenza in aperta discontinuità con le ultime direzioni di Area.

Scopo di questa lettera è anche quello di ricordare a qualche responsabile disabituato alla cultura del dialogo e al rispetto del ruolo sindacale:

1. IL NOSTRO CCNL (art 38) NON PREVEDE IL COTTIMO.

2. Lo Statuto dei Lavoratori (l’ex 300/70 art. 9) pone a carico del datore di lavoro precise responsabilità in materia di tutela dello stato di salute psicofisico del lavoratore.

3. Il Sindacato, nel nostro territorio, si è sempre caratterizzato per una funzione di responsabilità, fungendo da elemento stabilizzatore e come salutare antidoto contro gli entusiasmi troppo incendiari di un management spesso troppo giovane, animato da sacri furori ma sprovvisto del necessario background culturale, professionale e gestionale.

4. Direttori lo si dovrebbe diventare sul campo – non sempre è così - sapendo discernere, rispettare e valorizzare tutte le tipologie caratteriali e umane presenti in un organico, senza sacrificarle alle smanie compulsive e interessate di chi, non vivendo la complessità delle filiali, ritiene che un’overdose di videochat autoreferenziali e spesso minatorie, possa costituire il metodo più idoneo per governare la sfida del cambiamento e per motivare.

5. Non vorremmo che l’allarme riscontrato nelle condizioni di stress in un cospicuo numero di lavoratori dovesse precipitare verso forme di collassamento o di irreversibile disagio esistenziale. In tal caso sapremo senza indugio alcuno individuare i responsabili, metterli di fronte alle loro precise responsabilità e chiamarli a rispondere davanti alle Autorità competenti.

6. Deve essere chiaro che la Suprema Corte di Cassazione ha più volte stabilito - con riferimento a cause di lavoro in ambito creditizio - che un errore dell’azienda nella valutazione dello stress, costituisce responsabilità penale. Se le cose dovessero continuare così, soprattutto in talune filiali a noi ben note, saremo pronti nel segnalare alle Autorità di Vigilanza i responsabili.

Tale nostra prima iniziativa inaugura un percorso che ci chiama ad onorare un impegno di vicinanza e di tutela dei lavoratori. Non permetteremo che le scorie e le ricadute di una fusione (Banca Nuova), organizzata in modalità “Evviva il parroco”, in assenza di adeguata formazione, in coincidenza con CORE BUSINESS inediti per la Categoria (prodotti di Tutela) e senza un adeguamento dei Budget, possano ricadere sulle persone che rappresentiamo.

Siracusa, 25/09/2018

R.S.A. Intesa Sanpaolo FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL

Siracusa, Augusta e Ragusa - Siracusa

 


 

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